30 giugno 2015

Treccine mandorle e cioccolato


Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo.
 Alcune ci riportano indietro,
 e si chiamano ricordi.
 Alcune ci portano avanti,
 e si chiamano sogni. 



Finalmente con l'ultimo tour di force  di sabato (arrivate a scuola alle 10.00 - colloquio iniziato alle 12.30) e dopo 60 minuti esatti di una brillantissima performance da parte tua, anche l'orale è andato e gli esami sono finiti! E con loro sono andate via tutte le ansie di questi ultimi mesi, tutto lo stress, ma soprattutto si è chiuso un grande capitolo di vita, in me un pochino di malinconia forse c'è, ma veramente pochissima. Perchè in questi quasi 19 anni insieme, se potessi avere veramente una macchina del tempo, non saprei a quale momento tornare perchè con te ogni secondo è stato magnifico ed indimenticabile. Ora davanti a te hai un futuro da adulta e te lo auguro costellato di emozioni bellisssime e di grandi soddisfazioni, ma per ora tesoro mio non pensare all'università,  riposati e goditi la tua estate perchè mai come quest'anno te la sei meritata! E mente la figlia si riposa,  io invece ho davanti a me un luglio non solo lavorativo, ma anche abbastanza incasinato, visto che abbiamo deciso di ristrutturare un paio di stanze del nostro appartamento e non so a voi, ma a me gli operai a casa mi mandano in agitazione ...ok ora non ci pensiamo e passiamo invece alla ricetta di oggi, sapete che la mia ragazza ama particolarmente i dolci e anche in estate non rinuncia alle sue colazioni golose, e così il forno non si spegne mai. Fortunatamente esiste l'aria condizionata, altrimenti con queste temperature sarebbe complicata la vita nella mia cucina assolatissima. A proposito di temperature elevate, ho preferito preparare la frolla utilizzando il robot da cucina, proprio per evitare di far eccessivamente scaldare l'impasto, ma ovviamente se vivete in regioni fresche, potrete farlo anche a mano. 



26 giugno 2015

Ségolène Royal e la Nutella

Il Ministro dell’Ecologia francese, Ségolène Royal, nel corso di un’intervista ha invitato a non mangiare più Nutella per combattere la deforestazione causata dalle piantagioni di palma da olio. Praticamente è come se avesse detto che chi non mangia Nutella contribuisce a salvare il pianeta..... Ovviamente le sue dichiarazioni  sulla Nutella hanno scatenato le immediate reazioni non solo della società Ferrero, ma del mondo politico e di quello industriale italiano. Il primo ad intervenire è stato il nostro Ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti che ha visto nelle dichiarazioni di Ségolène Royal l’intento di danneggiare l’immagine dei prodotti dolciari italiani. ( Dopo che abbiamo già subito il blocco delle importazioni in Francia dei prodotti pugliesi, 102 specie vegetali tra cui ulivo, fico, albicocco, mandorlo, pesco, agrumi, ciliegio, gelso ecc.) Oltre la politica a  difesa dell’azienda dolciaria italiana è arrivato anche Greenpeace. Tutti a spiegare a Madame che l’olio di palma utilizzato per produrre la Nutella proviene da piantagioni sostenibili: la Ferrero, infatti,  utilizza al 100% olio di palma certificato sostenibile,   rispetta le normative della catena di approvvigionamento previste dal Roundtable on Sustainable Palm Oil  e ha istituito il Palm Oil Charter per combattere la deforestazione e sostenere le comunità locali dei Paesi che ospitano le piantagioni. E finalmente dopo tante polemiche, Madame Royale  .... si è pubblicamente scusata.  Ora cos'altro ci attacheranno? Perchè si divertono tanto a tentare di distruggere la nostra economia? Perchè vogliono danneggiare la nostra immagine colpendo i nostri prodotti? Ma non sarà solo puro marketing?  Non so, ma io d’ora in poi sarò sempre più per il made in Italy e soprattutto niente più made in France, ed inziamo con un  W la Nutella!!!!


23 giugno 2015

Elicoidali in crema di zucchine con pancetta affumicata


Michelle Obama testimonial  per gli USA di un corretto stile di vita alimentare, accessibile e sostenibile, ama la pasta, e consiglia vivamente di inserirla nella dieta di tutti gli americani almeno due o tre volte la settimana, e fin qui  tutto ok, il problema  è quando arriva ai consigli di cottura. Secondo la first lady la pasta va cotta in pentola a pressione ....!!!!!..... segue e, cito testualmente: “grazie a questa tecnica si usano un ottavo del sale e un quinto dell’acqua rispetto alla cottura tradizionale. E non serve nemmeno l’olio”. La ricetta di Michelle è diventata la copertina del magazine di cucina Cooking Light, che si occupa di alimentazione sana. Ed ecco a voi la fantastica ricetta: pomodoro, spinaci e spaghetti cotti insieme nella pentola a pressione aggiungendo solo acqua e sale, per un piatto, come scrivono loro "gustoso e pronto in 30 minuti". ..... Non commento perchè non serve..... a volte il silenzio vale più di mille parole. Comunque per chi invece preferisse, all'innovazione americana la tradizione italiana, lascio una ricetta a parer mio realmente gustosa. Polemica io? Forse un pò, ma certe cose non si possono proprio sentire! Cara Michelle insegnami a fare i pancakes, il tacchino ripieno, i cookies, la mud pie ecc., ma ti prego la pasta lasciacela stare!


21 giugno 2015

I lievitati....la vincitrice!

Ringrazio ancora di cuore  tutte voi per aver  partecipato  con tanto entusiasmo a questo contest,  siete state meravigliose! E’ stato molto difficile selezionare le dieci finaliste e difficilissimo  eleggere  la ricetta  vincitrice. Non mi voglio dilungare oltre, so bene quanto possiate essere curiose!

  Allora siete pronte per conoscere il nome della vincitrice?


Vince il contest sui lievitati....

Veronica

 del blog Peccati di dolcezze con Croissant sfogliati allo yogurt senza uova



18 giugno 2015

Brioche al latte di cocco

“Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne,
 sono le nostre armi più potenti. 
Un bambino un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo [...]
 La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione
 questo è il mio sogno.
 L'istruzione per ogni bambino e bambina del mondo. 
Sedermi a scuola e leggere i libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto"
( Malala Yousafzai ) 
 

Questa frase tratta dal libro di Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace, è la traccia di tema che ieri mia figlia ha scelto durante la prima prova del suo esame di maturità e mentre lei era a scuola io mamma ansiosa ero …in ansia appunto. Dopo aver passato la prima ora a cercare in rete le indiscrezioni sui titoli scelti dal MIUR, ho dovuto assolutamente mettermi  a fare qualcosa e quando mi devo distrarre un lievitato è perfetto, però uno di quelli facili facili  perchè la  testa era poco presente. Un lievitato dolce che sarebbe stato anche perfetto al rientro della maturanda con lo stomaco chiuso, ma con la necessità di nutrirsi, ed in questo caso prenderla per la gola mi sembrava d’obbligo. E così ho pensato a queste sofficissime briochine al cocco, che  vi assicuro sono deliziose anche mangiate nature, ma  farcite come abbiamo fatto noi con la Nutella erano a dir poco sublimi! Sinceramente ritempranti dopo lo stress da esame della mattina. Ed oggi seconda prova, versione di latino… io ancora in ansia, mentre lei sempre tranquilla, e allora ho deciso di trascorrere la mattinata scrivendo questo post e poi  facendo un giro sui vostri blog per copiare qualche  idea golosa da proporre in questi giorni alla studiosa! In bocca al lupo amore e che Seneca  e Cicerone veglino su di te !!!



15 giugno 2015

Snack al profumo di zenzero e ... le ricette finaliste!

Mercoledì mia figlia come tutti i maturandi di quest'anno inizierà il suo esame e non vi nascondo che in questi giorni si respira parecchia tensione in questa casa, d'altronte è il primo vero esame da affrontare ed è normale che faccia un pò paura, anche a chi come lei è stata ammessa con un'ottima media. Come sapete ogni contest da me organizzato si tramuta poi, al momento della scelta del vincitore, in una scusa per far festa, per stare con gli amici di sempre e mangiare buon cibo. Quest'anno abbiamo deciso,  invece di organizzare la solita cena, visto il tema del contest di optare per un brunch domenicale che avrà il doppio scopo di selezionare la ricetta vincitrice e cercare di far allentare la tensione alla maturanda alla vigilia della prova da lei più temuta, il terribile quizzone. Sono molto contenta che l’idea di mettere le mani in pasta sia piaciuta a così tante di voi ed è  stato sinceramente  difficilissimo scegliere tra le tante ricette deliziose che mi avete inviato, moltissime  avrebbero meritato di entrare almeno nella top ten, ma purtroppo ovviamente non è stato possibile. Per cui faticosamente  ecco a voi  le 10 ricette finaliste. Come da tradizione del mio blog, io e una mia amica grandissima cuoca (ma senza blog) abbiamo selezionato le ricette che saranno poi da noi preparate, come vi dicevo, per il brunch che verrà organizzato  per la giuria di amici/assaggiatori per  la prossima domenica, appositamente per decretare la ricetta vincitrice. Ovviamente non cucinerò tutto da sola,  ci divideremo le ricette con altre amiche abilissime in cucina e sul bouffet ci saranno anche marmellate per le brioche e salumi e formaggi per accompagnare i vari pani. Ogni giurato (siamo sempre i soliti 12) darà un voto alla sua ricetta preferita e semplicemente quella che avrà più voti vincerà! Ed ora signori e signore ecco a voi in perfetto ordine casuale le finaliste:



in bocca al lupo a tutte voi e che vinca il migliore!!


Ed ora passiamo alla ricetta di oggi. Non pensavate vi scrivessi un post senza lasciarvi neanche una ricettina veloce veloce ?! E allora ecco qui degli snack cioccolatosi profumati allo zenzero, perfetti per dare la carica alla mia povera studentessa, ma sicuramente perfetti per chiunque voglia togliersi un veloce sfizio goloso. 


12 giugno 2015

Strudel salato con zucchine

È proibito
 piangere senza comprendere,
alzarsi un giorno senza sapere cosa fare,
aver paura dei propri ricordi.
È proibito
 non sorridere ai problemi,
non lottare per ciò che credi,
abbandonare tutto per paura,
non trasformare in realtà i tuoi sogni.
È proibito
 non dimostrare il tuo amore,
permettere che qualcuno paghi per il tuo malumore.
È proibito lasciare i tuoi amici,
non tentare di comprendere ciò che si è vissuto assieme,
chiamarli solo nel momento del bisogno.
È proibito
 non essere te stesso davanti alla gente,
fingere davanti alle persone di cui non ti importa,
essere gentili solo perchè gli altri si ricordino di te,
dimenticarti della gente che ti vuole bene.
È proibito
 non fare le cose per te stesso,
non credere in Dio e costruire il tuo destino,
aver paura della vita e di ciò che ti chiede,
non vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo respiro.
È proibito
 sentir la mancanza di qualcuno senza allegria,
dimenticare i suoi occhi, il suo sorriso, tutto,
solo perchè i vostri cammini si sono lasciati,
dimenticare il passato e pagarlo con il presente.
È proibito
 non tentare di comprendere le persone,
pensare che la loro vita valga più della tua,
non sapere che ognuno ha il suo cammino.
È proibito
 non creare la tua storia,
smettere di ringraziare Dio per la tua vita,
non comprendere ciò che la vita ti dà, pure se lo prende.
È proibito
 non cercare la tua felicità,
non vivere la tua vita con attitudine positiva,
non comprendere che possiamo essere migliori,
non sentire che senza di te
 questo mondo non sarebbe uguale
(A. Barrero)

Ormai sapete che in questo blog oltre alle ricette amo condividere anche poesie o testi di canzoni che mi piacciono o mi colpiscono particolarmente. Di quest'opera non si ha paternità certa, alcuni dicono sia di Neruda altri di Barrero, ma di certo è bellissima e profonda. Questa poesia, a parer mio, è un irresistibile inno alla vita, un incitamento al coraggio ad affrontare ogni giorno nuove sfide, a riuscire a credere sempre in sé stessi, nonostante i fallimenti, a cercare sempre la felicità e a scoprila nella semplicità. Una poesia da leggere e da rileggere in particolare in quei giorni in cui dimentichiamo tutto il bello che abbiamo e che ci circonda.Una poesia che io oggi dedico ad un'amica dolcissima... perchè il buio passa ed è proibito non cercare la tua felicità ... perchè senza di te questo mondo non sarebbe uguale.



7 giugno 2015

Smoothie alla fragola

Prima di tutto grazie! Per la precisione 132 grazie, perchè questo è esattamente il numero delle prelibatezze che avete voluto carinamente e affettuosamente regalarmi. Ragazze siete state fantastiche e la numerosa partecipazione a questo contest mi riempie di gioia, ora però dato il mega numero di ricette partecipanti,  vi chiedo  di portare un pò di pazienza perchè la valutazione non sarà certo facile! Intanto vi lascio la ricetta di oggi ... insomma ricetta è una parola grossa, però sono sicura che con questo caldo uno smoothie fresco, rigenerante, vitaminico e light  farà piacere a tutti! Le sue qualità nutrizionali sono indubbie: essendo fondamentalmente a base di frutta, uno smoothie assicura un importante apporto vitaminico, oltre che di altri elementi nutritivi quali i sali minerali e la fibra. Il bello è che la preparazione non richiede una preparazione, ma solo un pò di fantasia, basta scegliere gli ingredienti, metterli nel frullatore e ...il gioco è fatto!  Potrete decidere di utilizzare qualsiasi tipo di frutta, un solo tipo o più tipologie,  purché fresca. Se volete potete farlo anche con le verdure, ad esempio con le carote o il pomodoro o i cetrioli, ma anche aggiungendo basilico o menta, che conferiranno una nota aromatica. Ovviamente se vi piace potrete anche usare frutta e verdura insieme.....insomma liberate la fantasia e smoothie sia!

3 giugno 2015

Risotto alla crema di fave e pancetta affumicata

Le fave sono un alimento noto ed apprezzato praticamente da sempre,  un’orientativa datazione ne fa risalire i primi consumi all’Età del Bronzo, circa 3000 anni orsono, come attestano anche i resti rinvenuti nelle tombe egizie, a dimostrazione che proprio le fave sono stati i primi legumi che l’uomo abbia mangiato. Attraverso i secoli le fave, per le loro caratteristiche botaniche e per le loro proprietà alimentari, hanno evocato numerosi simbolismi, spesso fra loro contrastanti; in generale esse non godevano nel mondo classico di una buona reputazione poiché si pensava che nei loro semi esse racchiudessero le anime dei morti. Omero per primo nell’Iliade fa menzione delle fave. Il commediografo greco Aristofane asseriva che la zuppa di fave era stata il cibo preferito di Eracle mentre altre credenze ancora attribuivano loro proprietà afrodisiache. Lo storico Plutarco riporta che le fave, suddivise in bianche e nere, furono usate anche come mezzo di calcolo e successivamente anche come manifestazione di voto nell’elezione dei magistrati. Ai tempi dell'antica Roma il gastronomo Apicio, autore del ricettario, il De Re Coquinaria, dedicò alcune ricette alle fave. Le ricette per le preparazioni culinarie a base di fave sono tantissime, sono ottime crude o cotte, ad esempio in ottime minestre o in gustosi risotti, come questo.


1 giugno 2015

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