8 luglio 2015

Insalata di riso light con olio aromatizzato alla menta

Questo mese di luglio è a dir poco infuocato. Il protagonista e il colpevole è Flegetonte, così i metereologi hanno chiamato l'anticiclone africano che ha preso di mira tutta l'Italia. Nella mitologia Flegetonte è uno dei fiumi che scorrono nell'Ade, l'oltretomba nella mitologia greca. Il fiume infernale  che scorre attorno a Erebo e che rappresenta la parte più tenebrosa dell'Ade e confluisce, assieme al Cocito, nell'Acheronte. Il suo nome significa "fiume del fuoco".  E questo fuoco ha fatto schizzare  all'insù le temperature in tutte le nostre regioni.  In certe città della nostra  penisola si sfiorano i 40°  e la percezione che si ha, dovuta anche all'umidità, è decisamente più alta. Non so da voi, ma a Roma la condizione climatica per certi versi diventa invivibile, ci costringe ad uscire il meno possibile e ci obbliga a vivere attaccati ai condizionatori d’aria. A casa mia praticamente non riesco a spegnerli. Un afa insostenibile che toglie la fame…. ma bisogna pur nutrirsi  ed allora si va di gelati, di frutta,  di insalate, di preparazioni che si possano o non cuocere, o cucinare  prima,  magari al mattino presto quando l’aria è più respirabile. Nell'attesa che le temperature tornino a livelli normali per la stagione, e che la voglia di cucinare si riappropi di me,  vi lascio questa insalata di riso, fresca, veloce ed anche light, perfetta da mangiare sotto l'ombrellone, per i fortunati che sono in vacanza, o da portare in ufficio nel lunch box per chi come me, è ancora al chiodo in città.





3 luglio 2015

Farfalle fredde al pesto di basilico con dadolata di pomodori e ovolina di bufala

«La mozzarella assicurati che sia buona.
Prendila con due dita e premi
 se cola il latte, te la pigli
se no ... desisti».
( Da Miseria e Nobiltà)

Totò in Miseria e Nobiltà aveva risolto il dilemma di come riconoscere una vera mozzarella. Nella famosa scena del cappotto, Don Pasquale il fotografo si rivolge a Felice Sciosciammocca dicendo: «Assicurati che la mozzarella  sia buona. Prendila con due dita e premi  se cola il latte te la pigli, se no desisti». Questa pasta che vi propongo oggi, perfetta per questi giorni di afa africana, è facilissima, veloce e vi assicuro ottima. Ma  necessita,  per la sua buona riuscita, necessariamente di ottime materie prime. Come tutte le preparazioni semplici in cucina  gli ingredienti fanno la differenza, per cui basilico profumato,  se non ne avete di vostro (io preparo questa pasta ogni volta le mie piante necessitano di cimatura)  non lo comprate in vaschetta al super , fatevelo dare fresco al banco del mercato, i pomodori potrete scegliere la varietà che preferite purchè non eccessivamente maturi,  e le mozzarelle  di bufala,  quella vera   che quando le tagli esce il latte….altrimenti desistete!  Come altro potete capire quando la mozzarella è vera e buona?  Dal colore, deve essere bianco perla,  poiché il latte di bufala è privo di betacarotene e quindi il colore del prodotto finito non tenderà mai al giallo paglierino come per il fior di latte. Dal profumo,  il sentore identificativo della vera mozzarella di bufala  è il muschiato. Un aroma che è caratteristico del latte di bufala e ricorda in maniera molto lieve e delicata quello del muschio insieme ovviamente alla nota di latte fresco. E poi in ultimo la nota dolente, il prezzo,  Il latte di bufala ha un costo  triplo rispetto ad latte di mucca di altissima qualità, quindi il prezzo è sicuramente più alto di una mozzarella di latte vaccino, ma l’assaggio avvolgente e appagante vi ripagherà alla grande della spesa.