31 marzo 2015

Chiffon cake cacao e Nutella


Ho gambe buone per camminare
Occhi per ammirare un meraviglioso cielo terso
Orecchie per gioire al canto degli uccelli
Labbra per baciare il mio uomo e mani per accarezzare mia figlia
Soldi per comprarmi ciò di cui ho bisogno
Amici per dividere gioie e preoccupazioni
Non ho bisogno di null’altro
Io sono qui,  serena  a passeggiare nella mia splendida città
Mentre altre persone meno fortunate, sono in ospedale a combattere per sopravvivere
Mentre bambini vengono strappati ai loro genitori
Mentre genitori piangono figli che non riconoscono più come tali
Mentre lontano, ma non troppo, uomini decidono la sorte definitiva di altri uomini
Mentre inesorabilmente il tempo passa
Il fato non si può deviare
Il Destino, figlio del Caos e della Notte,
al quale nessuno si può sottrarre
modifica il corso della nostra vita
improvvisamente
senza nessun avvertimento
e senza alcuna precisa ragione.
Gioiamo delle piccole cose
godiamo dei brevi momenti
esterniamo i nostri sentimenti
alle persone che amiamo
e preghiamo
che mai venga un giorno
in cui il destino ci faccia incontrare un maniaco depresso
che decide di farla finita trasportandoci con lui
facendoci schiantare su una montagna
insieme ai nostri sogni
ai nostri desideri e
alle sue paure

Scusate di solito non esterno mai tristezza in questo luogo ma a volte gli avvenimenti travalicano il comprensibile e la rabbia mi assale, ma ritorno prontamente in me e nel mio ruolo di padrona di casa e se la tristezza è nel cuore sulla tavola voglio portare la gioia semplice di questa chiffon cake al cacao guarnita in maniera un po’ infantile, ma adatta allo scopo visto che si festeggiava una tenerissima bambina. 


27 marzo 2015

Muffin salati al salmone affumicato con profumo di aneto

Ci sono giornate in cui mi sento Wonder Woman, miracolosamente il tempo si allunga, l’orologio rallenta la conta inesorabile dei minuti che passano ed io riesco a far rientrare nelle solite 24h il mio lavoro, il mio essere moglie, madre, le faccende di casa, la spesa, una chiacchiera con un’amica e anche un pò di relax davanti al PC….ma ci sono altre giornate invece in cui mi sento di annaspare  non riesco a fare e a dare tutto ciò che vorrei a chi vorrei, neanche a me stessa, a volte basta un piccolo sassolino a bloccare tutto il mio delicatissimo ingranaggio temporale. Oggi è stata la pioggia! Dovete sapere che  Roma ha la capacità unica di riuscire ad allagarsi e a mandare il traffico in tilt anche con poche gocce d’acqua immaginate con una pioggia incessante come quella di oggi ...  conseguenza quello che  normalmente  è il tempo stimato del mio tragitto casa lavoro, cioè 15/20 minuti è diventato più di un’ora!!!! Capiterà anche a voi di rientrare tardi  a casa, magari stanche  e con poca voglia di  cucinare ed allora per quei momenti vi propongo di provare questi gustosissimi e veloci muffin salati che, abbinati ad una bella insalata mista, potranno risolvere egregiamente una cenetta in famiglia. 


25 marzo 2015

Mini cake al cioccolato fondente farcito con crema di pistacchi al cioccolato bianco

Tra i blog che seguo c’è La vetrina del Nanni  una di quelle cucine virtuali  in cui puoi copiare una ricetta a colpo sicuro. Tempo fa lessi  quella di una crema spalmabile al pistacchio e cioccolato bianco. Ora dovete sapere che il Nanni non ama in particolar modo né i pistacchi né la cioccolata bianca la ricetta gli fu richiesta da un assiduo lettore, io invece amo profondamente i pistacchi un pò meno il cioccolato bianco, ma vi assicuro che l’accoppiata ha del sublime, affondare il cucchiaino in questa libidine sarà una vera esperienza sensoriale a patto che come giustamente dice il Nanni usiate solo prodotti di ottima qualità. Dopo la prima volta l’ho rifatta spesso, ma sempre in piccole quantita da gustare semplicemente su una fetta biscottata a colazione o un cucchiaino per gratificarmi a fine giornata, non l’avevo mai usata per farcire una torta …diciamo che mi sembrava di esagerare in calorie, ma l’altro giorno ho deciso di far trovare un regalo goloso e molto gratificante alla mia dolce studentessa che in quest’anno di maturità si sta spendendo veramente tanto ed ecco qui una tortina monoporzione di una golosità oltre ogni immaginazione, ovviamente se vi piace il pistacchio! L'unico neo, se così si può dire, è che per fare questo dolce dovrete pensarci un giorno prima perchè la crema al pistacchio ha bisogno prima di essere utilizzata e degustata di 24h di riposo. Indiscutibilmente un procedimento un pò lungo, ma l'assaggio ripaga .... eccome !!!!


21 marzo 2015

Biscotti solo albumi al cocco e cioccolato

I social mi piacciono, ho un blog, una pagina Facebook e un account Pinterest … ma la vita è un’altra cosa. L’altra sera sentivo al telegiornale dell’ennesima indagine sul rapporto spesso sbagliato che si è instaurato tra i social ed i minorenni, soprattutto quella fascia di età pericolosamente debole che va tra i dieci e i sedici anni. Si metteva in evidenza come ormai quasi tutti i minori avessero uno smartphone o un tablet già a 10 anni:  “giocattoli” tecnologici con straordinarie potenzialità, ma spesso pericolosi in mani sbagliate ed inesperte. Non occorrono studi particolari per vedere che molti di noi, adulti e primo esempio vivente per i  più piccoli di casa, vivono ossessivamente sui social, si posta di tutto: dalla foto del  panino che si mangia davanti al PC in ufficio, ai luoghi frequentati, al programma della giornata e poi i selfie ... tonnellate di selfie. Secondo la Società Italiana di Pediatria che ha condotto uno studio su un campione di studenti  di terza media (13 anni),  oggi l’81% dei ragazzi usa i social e  quasi il 90% dal cellulare ( per cui con un controllo molto più difficile da attuare da parte dei genitori)  e dato in assoluto più preoccupante il 15% ammette di avere postato un selfie provocante. Nel rapporto si legge: “Tra gli altri comportamenti a rischio rivolti a sconosciuti (dove sconosciuto non equivale necessariamente a pedofilo) il 19% ha dato il proprio numero di telefono, il 16,8% ha inviato una foto, il 24,7% ha rivelato la scuola che frequenta, l’11,6% si è incontrata con “lo sconosciuto”, il 5,2% ha accettato proposte di sesso online. All’87,6% degli intervistati piace internet perché si può stare in contatto con gli amici,  per il 60,2% internet è addirittura irrinunciabile”. Sesso online dei ragazzini ????  Ma si può ?!!!  Concordo sul fatto che i social non vadano demonizzati, perché hanno anche aspetti di grande utilità e socializzazione, ma mi sembra evidente che il problema sia l’abuso che ne viene fatto. Il rapporto prosegue con le considerazioni del Presidente della Società Italiana di Pediatria “Il minore dovrebbe essere educato all’uso del cellulare e dei social con regole precise, bisognerebbe spiegare loro il “principio di precauzione”, nessuna informazione personale va immessa in rete, nominativo, scuola frequentata, indirizzo abitazione, ecc. educarli in generale ad un utilizzo non indiscriminato. Un utilizzo più sicuro e critico di tutti i nuovi media in generale significherebbe anche assegnare a tali strumenti un ruolo adeguato nell’economia della propria giornata e della propria vita, evitando così che diventi l’unico riferimento di socialità e di conoscenza”. Vita da social si, piace a tutti: a noi, ai nostri figli e ai nostri nipoti, ma anche prato, pallone, aquiloni, cinema, libri, passeggiate e chiacchiere, perché alla fine io credo che il dialogo, l’ascolto e l’insegnamento da parte nostra di un’etica comportamentale siano le basi per salvare i nostri ragazzi dall’ossessione del social, perché la vita vera è un’altra cosa!



18 marzo 2015

Spaghetti al pesto di rughetta e mandorle ... e il ricordo di Barcellona


Natale,  Pasqua, estate .... i periodi classici di vacanza e poi ci sono i momenti in cui ti senti stanco, non di qualcosa in particolare, ma della semplice routine, senti il bisogno di ricaricare le batterie ed allora piccola fuga dalla città sia! Ed infatti eccomi qui appena rientrata da una piccola vacanza a Barcellona giorni benedetti dal sole e da un clima meraviglioso e  grazie anche ai consigli della dolcissima Valentina è andato tutto benissimo e abbiamo mangiato ottimamente nei ristoranti che lei ci ha segnalato.  Oltre ovviamente ad aver visitato la città,  il quartiere gotico l'ho adorato, ammirato le meravigliose opere di Gaudì e fatto tantissimo shopping, visto che la figlia era con noi! Ma al rientro frigo vuoto e pioggia per cui un primo veloce, ma gustosissimo e appagante, spaghetti al pesto di rucola o come la chiamiamo noi a Roma rughetta ed invece dei soliti pinoli le mie tanto amate mandorle, sempre presenti nella mia dispensa. 


14 marzo 2015

Petticoat Tails

Dicono che sia stato uno dei dolci preferiti di  Maria Stuarda,  grande regina di Scozia e che ne fosse  una grande consumatrice. Il Petticoat Tails  è  un grande biscotto rotondo che dopo la cottura viene diviso in spicchi, una vera e propria torta da tè. Sembra che il suo strano nome, letteralmente spicchi di sottoveste, sia stato ispirato proprio dalla forma delle pesanti sottogonne dell'epoca. Questa burrosissima tortina scozzese altri non è che l’antesignano dei più noti e moderni shortbread, i tipici e golosi biscotti burrosi, molto diffusi in tutto il Regno Unito, perfetti per il classico tè pomeridiano o per uno spuntino goloso. A Londra non vi è negozio di alimentari, supermercato, e negozio di souvenir dove non possiate trovare questi famosissimi biscotti nelle loro tre tipiche forme, confezionati in bellissime scatole di latta rossa con la bandiera scozzese disegnata. I tre principali formati degli shortbread sono: fingers, di forma rettangolare allungata e molto spessi, gli shortbread rounds, di forma rotonda simili a dei normali biscotti e  infine l'antico e tradizionale petticoat tails,  il  grande biscotto unico circolare  da dividere  in spicchi. 




7 marzo 2015

Pizza bianca tipo romana con maturazione a 48 ore

Oggi pizza! La più semplice di tutte all’apparenza, quella bianca. La pizza che mi fa tornare bambina, quando me ne bastava una striscietta tra le manine paffutelle per essere felice e diventare paziente mentre aspettavo la mamma che finiva di fare la spesa, la pizza bianca che vendevano al bar del liceo farcita esclusivamente con nutella o mortadella. La pizza bianca che adorava mangiucchiare mia figlia mentre metteva i dentini…A Roma questo tipo di pizza rappresenta la merenda o lo spuntino preferito di grandi e piccini,  storicamente imbottita con la mortadella, la famosa pizza e mortazza,  diventa speciale quando è stagione con prosciutto crudo e fichi, ma vi assicuro che è ottima anche in versione dolce con la crema di nocciole. Insomma io adoro la pizza in generale, ma questa un po’ di più!  Nel titolo la definisco “tipo romana” per due motivi, primo perchè l'ho leggermente rivisitata inserendo il farro bianco nell'impasto, e poi perché sinceramente, come dice Bonci nei suoi corsi, quel risultato perfetto a casa non si  otterrà mai, per un problema di forno, anche se userete la refrattaria, i forni casalinghi non arrivano alle alte temperature dei professionali. Comunque vi assicuro che questa delizia si avvicina tantissimo, alla mitica pizza bianca venduta nei migliori panifici di Roma. La differenza con le altre pizze bianche la fa il tipo d’impasto, la tipologia e la qualità della farina utilizzata e la lunga maturazione in frigo che la rende anche digeribilissima. La foto non le rende giustizia, vorrei che poteste assaggiare questa meraviglia… la croccantezza della crosta che avvolge la mollica leggera e ben alveolata, l’impasto con il gusto rotondo e inconfondibile di grano,  più  che appagante per il palato, sia al  naturale che in abbinamento con le varie farciture. Io la amo da buona romana con la mortadella, ma ovviamente potete gustarla come  preferite. Provatela non la lascerete più!
 

3 marzo 2015

Plum cake con crema di marroni alla vaniglia

Il regime è  democratico,
 però  quella acculturazione, quella omologazione
 che il fascismo non è riuscito ad  ottenere,
 il potere di oggi,
 il potere della società dei consumi,
 invece riesce ad ottenerlo perfettamente.
 Distruggendo le varie realtà  particolari,
 togliendo realtà  ai vari modi di essere uomini  e donne.
(Pier Paolo Pasolini)

Credo nella differenza, nel particolare che rende unici. Non amo l’omologazione e a dirla tutta neanche la globalizzazione. Omologazione, parola che deriva dal greco ομόλογος (homologos), si usa per indicare tutte quelle persone che seppur diverse tra loro finiscono, attraverso vari processi, per diventare praticamente identiche. Quando mi guardo in giro, a lavoro o  passeggiando per il centro o navigando in rete,  faccio sempre più fatica a trovare  persone disposte ad essere se stesse con i loro difetti, i loro pregi, le loro passioni ed i loro pensieri… E’ come se ci fosse una specie di corsa per essere tutti uguali,   tutti pronti a vestirsi allo stesso modo, a sentire la stessa musica, ad amare le stesse cose, a tentare di condurre lo stesso stile di vita.  Persone  disposte a nascondere il loro io profondo al solo fine di piacere di più agli altri. Ma l’accettazione del gruppo,  non era solo una problematica psicologia relativa al periodo adolescenziale? Non lo so e sinceramente non me ne importa nulla. Io sono io,  amo la mia visione della vita, magari sarà sbagliata, ma è la mia. Non cambierei mai  un'idea o  una scelta solo per poter adeguarmi allo stile di vita dettato da altri. Ho sempre agito seguendo il mio cuore ed il mio cervello,  le mie scelte dalle più futili alle più serie e ponderate sono sempre scaturite solo da me. Sono una donna,  una persona, non un ologramma sullo sfondo della vita, credo fortemente nel libero arbitrio e non solo come concetto filosofico e teologico. Non mi interessa l’apparire, mi interessa l’essere, o come direbbe mia nonna …arrosto non fumo.