29 dicembre 2014

Le treccine alla ricotta di Montersino

Come avete trascorso il Natale? Spero sia andato tutto meravigliosamente bene, in serenità e con grandi abbuffate e bei regali. Il mio è trascorso in famiglia con fratello, cugini, nipoti e mia mamma, l'unica superstite della vecchia guardia come dice lei ! Babbo Natale/marito è stato buonissimo quest'anno e mi ha regalato la planetaria, rossa come la desideravo io, per cui prossimamente il blog sarà un'esplosione di lievitati! Oggi però vi regalo dei dolcini leggeri da una ricetta del mitico Montersino.  Io adoro Luca Montersino, tra tutti i grandi maestri lui è in assoluto il mio preferito. Ho tutti  i suoi libri e anche se non ho mai avuto la fortuna di poter seguire un suo corso da questi libri negli anni ho imparato tantissimo sulle tecniche e sugli ingredienti fondamentali e da lui ho copiato tante fantastiche  ricette.  Premesso che ovviamente questo non vuole certo essere un post pubblicitario, né l’uomo né il pasticcere ne hanno certo bisogno, è solo la mia voglia di  condividere con voi una sua ricetta tratta da uno dei libri che preferisco: Croissant e biscotti. Prendo spesso spunto tra queste pagine, chissà forse anche perché sono preparazioni adatte alla colazione e alla merenda, piccoli bocconcini di pura golosità che ci fanno sentire meno in colpa con la bilancia. In questi giorni post abbuffate poi queste treccine senza burro, né olio né uova sono perfette per allietare le nostre colazioni e quelle dei nostri cari con un dolcino goloso, ma leggero.



24 dicembre 2014

Buon Natale!

Se io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un pò di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock and'roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato,
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.

Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.
G.Rodari


23 dicembre 2014

Biscotti natalizi alle nocciole

"...è bene tornare bambini qualche volta
e non vi è miglior tempo che il Natale,
allorchè il suo Onnipotente fondatore
era egli stesso un bambino... "
C.Dickens

I giorni pre Natale sono sempre indaffarati  ma quest’anno il lavoro, fino all’ultimo minuto, mi ha aggravato un pò la situazione. Comunque finalmente sono in ferie  per cui ora posso finalmente entrare al 100% in clima natalizio e ovviamente  dedicarmi  ai preparativi della cena della vigilia. Mi dispiace di non essere riuscita a postare nei giorni scorsi nessuna idea per le prossime feste, ma ho avuto tempo  di cucinare solo per la sopravvivenza, come dice una mia amica. Comunque se siete ancora in cerca di idee qui  ho raccolto alcune ricette adatte al periodo. Oggi vi lascio gli ultimi biscottini preparati questa mattina semplici, ma deliziosi... ovviamente vestiti a festa! Scusate il post lampo, ma la cucina mi aspetta! Buoni preparativi a tutti!!!!!!!!!!!!!!! 




16 dicembre 2014

Brioche alla Nutella tipo Flauti

Natale è anche il mese in cui ci si scambiano piccoli regali tra le persone a cui si vuole bene, familiari, amici e  colleghi. Ma un regalo  non  deve necessariamente essere costoso a volte basta, o dovrebbe bastare, anche il pensiero.  Ed è proprio questo che oggi voglio fare. Vorrei donare questa ricetta “ rifatta per lei “ ad una donna dolcissima solare e allegra, una donna che ha sempre tempo tra tutti i suoi impegni per passare a trovare le amiche, per darci il buongiorno, per infonderci sempre il buon umore. Questa donna speciale che reputo un’amica, anche se solo di penna, come si sarebbe detto un tempo, si chiama Simona e questi golosissimi flauti sono per la sua nuova rubrica. E se per caso non conoscete il suo blog correte a visitarlo ci troverete tantissime ricette deliziose e una padrona di casa intelligente e modesta  una persona rara di questi tempi dove tutti cercano solo disperatamente di emergere e di apparire a discapito di ogni cosa. Buon dicembre Simo e buona vita amica mia !   



10 dicembre 2014

Gingerbread ovvero gli omini di pan di zenzero

Ormai in casa mia da parecchi anni non è Natale senza i famosi Gingerbread. Mia figlia li adora e anche noi e poi diciamoci la verità mettono allegria sanno di infanzia felice, di attesa di Babbo Natale e per un’eterna bambina  romantica come me sono perfetti soprattutto per le colazioni dei giorni di festa.  L'Omino di Pan di Zenzero o Gingerbread Man  è il simpatico protagonista dei tradizionali biscotti natalizi nei paesi nordici e questo lo sanno tutti, ma sapete anche la sua storia o meglio conoscete la sua favola?
"C'era una volta un'anziana coppia che non aveva figli. Durante un particolare inverno freddo e silenzioso, marito e moglie si sentivano tristi e soli. Così l'anziana signora decise di creare un bambino dando forma ad un impasto. Prese la farina, lo zucchero e le uova. Scelse alcuni ingredienti di stagione che aveva disponibili, come lo zenzero e le spezie dall'anima piccante e mescolò con cura e con amore tutti gli ingredienti. Stese la pasta e la plasmò in un biscotto gigante, dandogli una testa, due braccia e due gambe, in modo che sembrasse proprio un bambino. Lo decorò con cura, aggiungendo bacche invernali per creargli gli occhi e la bocca e farlo sorridere, sistemò i bottoni della camicia e gli altri dettagli, vestendolo a festa come avrebbe fatto con un bimbo vero. Depose la sua creazione nel forno caldo, per portarlo alla vita e trasformarlo in un bellissimo dolce: ecco nato l'omino di pan di zenzero! Ma appena uscito dal forno, l'omino di pan di zenzero tutto sorridente saltò fuori dalla teglia e scappò via dalla finestra gridando: "Non puoi prendermi, non puoi prendermi, sono l'omino di pan di zenzero!"  Durante la sua fuga l'omino di pan di zenzero incontrò vari animali:  un maiale,  una mucca,  un cavallo e tutti tentarono di mangiarlo. Ma nessuno di loro fu abbastanza veloce o furbo  da riuscirci. Fino a che l’omino dal temperamento pepato non incontro la furbissima e bugiardissima volpe che con uno stratagemma prima si finse amica e poi se lo pappò! Tradizionalmente nei paesi nordici i genitori  raccontano  questa favola ai loro bambini  anche per impartire loro una lezione  di vita importante: il mondo esterno può essere molto pericoloso  per un bambino  che si allontani troppo presto dai genitori e dalla tranquillità della sua casa per affrontare il mondo da solo. Una favola che vuole essere un monito  affinché  i bimbi seguano  la guida dei genitori  gli unici in grado di difenderli dai pericoli principali.




2 dicembre 2014

Biscotti solo albumi con mandorle e cioccolato


Il mese più bello dell’anno è arrivato, adoro Dicembre! Adoro abbellire la mia casa, tirare fuori dal garage tutti gli scatoloni, preparare l’albero grande in salone e quello più piccolo in camera di mia figlia, mettere le luci in terrazzo e tirar fuori tutta la collezione dei miei Babbi Natale. Il clima che si respira per la città mi mette allegria, in questo periodo  adoro perfino infilarmi nel traffico o nei centri commerciali super affollati per andare a fare le compere natalizie. Lo so sono un po’ strana, ma nella realtà credo non sia  altro che il fanciullino di Pascoliana memoria che in questo mese di  festa emerge prorompente e mi fa vivere questo periodo con un aurea ottimista e a volte fin troppo buonista. Adoro le canzoni di Natale, in questo momento mentre scrivo, per esempio,  sto ascoltando un CD natalizio di Michael Bublé che mi hanno regalato lo scorso anno, bellissimo! E ....adoro biscottare!!! Ho appena finito di sfornare tre teglie di biscotti, una  cosa che, come molti di voi sanno,  adoro fare sempre, ma  in questo mese mi piace particolarmente.  Questi di oggi  per me evocano ricodi felici, sanno di vacanze di Natale, di neve e di montagna perchè la ricetta mi è stata data proprio durante una delle nostre settimane bianche durante il periodo festivo e visto che quest'anno, per vari motivi, non possiamo allontanarci da Roma ed invece San Martinio di Castrozza mi manca tantissimo ho deciso di iniziare il mio biscottare natalizio proprio con queste piccole golosità.