25 novembre 2014

Torta di nocciole senza farina, senza burro e senza olio

Mi aspetta un’altra settimana di super  lavoro, una di quelle in cui è come se uscissi il lunedì mattina da casa e tornassi il venerdì sera, visto che rientrerò solo per dormire. Fagocitata tra riunioni, pranzi e cene di lavoro, un'agenda fittissima di impegni purtroppo non decisa da me, diciamo che avrei preferito una leggera diluizione nell'arco di al meno 15 giorni, ma c'est la vie ! Un post velocissimo perchè vado verameente di frettissima, ma non volevo farvi sentire troppo abbandonati e così ecco qui virtualmente per tutti voi  una fetta di torta deliziosa e velocissima da fare. Una torta con solo tre ingredienti, dove fanno da padrone le meravigliose nocciole piemontesi. La varietà di nocciolo coltivata in Piemonte è la Tonda Gentile Trilobata. La cui produzione è concentrata nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria, in un area compresa tra le colline delle Langhe, del Roero e del Monferrato. La denominazione I.G.P. garantisce agli utilizzatori ed ai consumatori la qualità e l'autenticità del prodotto. Cercatele anche nella vosrta città e sentirete la differenza, un profumo ed un sapore ineguagliabile.


18 novembre 2014

Risotto alle vongole con pistilli di zafferano

Scusate, lo so sono molto assente in questo periodo sia dai vostri blog che dal mio, perdonatemi e comprendete. Come vi avevo già detto è un periodo tranquillo in famiglia,  ma pienissimo di lavoro e per me stessa, e di conseguenza per il blog,  rimane a stento il fine settimana. Oggi vi voglio parlare di una spezia che adoro, forse anche un pò per genetica avendo una mamma abbruzzese: lo zafferano. Una spezia antichissima che si ricava dagli stigmi del fiore di Crocus sativus, una pianta erbacea perenne. Il nome Crocus deriva dal greco Kroke, che significa "filamento", per gli stigmi filamentosi che porta al centro della corolla. Viene citato già nel papiro Ebers, nel Cantico dei Cantici e nell’Iliade, e nel corso dei secoli gli sono state attribuite proprietà curative ma ha anche avuto fama di afrodisiaco e questa sua peculiarità è ricordata dal mito greco di Crocus. Secondo il mito tali filamenti simboleggiano un legame d'amore tra la ninfa Smilax e il giovane Krokos, un amore destinato a finire con la morte del giovane. Si narra che gli dei, impietositi, trasformarono la ninfa in salsapariglia e il giovane in croco, per far sì che i due potessero vivere uno accanto all'altro. Per questo mito gli antichi Greci usavano porre sulle tombe degli amanti morti per amore un fiore di Crocus. La raccolta di questi preziosi fiori si effettua in autunno, di mattina al sorgere del sole, prima che il calice si apra e gli stigmi che portano la polvere d'oro si possano rovinare.  Lo zafferano oltre a rendere gustosi e saporiti diversi piatti, è una miniera di sostanze preziose per l’organismo,  essendo uno dei più potenti antiossidanti naturali ci aiuta a contrastare i famosi e malefici radicali liberi, responsabili dell’accelerazione dell’invecchiamento cellulare. Inoltre questa spezia favorisce le funzioni digestive, stimola l’apparato digerente, aumentando la secrezione di bile e di succhi gastrici. Per questo è molto usato anche nella preparazione dei liquori digestivi. L’uso dello zafferano in cucina,  spazia dall’antipasto al dolce, ma le combinazioni migliori si hanno con il riso, i crostacei, i frutti di mare, le carni in umido e le salse delicate. In questi casi il gusto dello zafferano arricchisce, colora ed esalta i sapori.Per me oggi risotto!



8 novembre 2014

Pane integrale senza impasto e ... le bombe d'acqua!

Una volta c’era il temporale ora ci sono le bombe d’acqua., una volta c’era il vento ora ci sono le trombe d’aria  …  la natura si è stufata! Ci ha dato mille avvertimenti, ma noi niente ce ne siamo fregati. Questo mondo splendido regalatoci dai nostri avi pensavamo arrogantemente e ignorantemente durasse per sempre senza reagire mai. Testardi abbiamo seguitato a deforestare, ad inquinare, ad emettere gas serra … questo per parlare della globalità del problema. Poi ovviamente non dobbiamo dimenticarci delle situazioni locali:  la corruzione dei politici, i soldi tolti al risanamento del territorio e agli interventi strutturali per spostarli su altre ipotetiche “emergenze” o  la semplice mancanza di pulizia delle strade, che semplice non è, visto che un tombino non pulito sotto la pioggia crea una strada allagata con conseguente traffico in tilt, e  il manto stradale? Ne vogliamo parlare... non so nelle vostre realtà, ma a Roma le strade sono piene di buche e  in questi giorni di pioggia  smottamenti e buche possono diventare una trappola pericolosissima per automobili e motorini, nascoste come sono dall’acqua e dalle foglie cadute. Per non parlare delle voragini che si aprono dopo il temporale dove prima c’erano le  buche. Dimenticavo la ciliegina sulla torta gli alberi pericolosi e pericolanti … scusate lo sfogo ma  la situazione di Roma è inaccettabile, è sempre stata difficile, ma il grado di abbandono di questi ultimi anni fa male al cuore. Comunque fuori piove, la caldaia si è rotta l'altro giorno, per cui sono senza acqua calda e senza termosifoni (ma finalmente domani l’aggiustano) le scuole sono chiuse e io che faccio? …  faccio il pane... ciabatte integrali, ma con il metodo speedy! E se non amate la farina integrale e volete la versione con farina di grano duro la potete trovare qui.



5 novembre 2014

Tagliatelle con pesto di pistacchi, mandorle e pomodorini secchi

Mio fratello l’altro giorno, al rientro da un viaggio d’affari in Sicilia,  mi ha portato in regalo un sacchetto di oro verde…i mitici ed ineguagliabili pistacchi di Bronte.  Questa varietà di pistacchio è in assoluto la mia preferita con il suo colore verde smeraldo brillante e il suo profumo. Leggo sul piccolo depliant allegato che gli alberi non si concimano, non si irrigano, si trattano pochissimo e si potano un paio di volte, per eliminare i rami secchi e togliere le gemme negli anni “di scarica”. Il pistacchio, infatti, un anno produce e un anno riposa e, durante quest’ultimo, i contadini eliminano le poche gemme spuntate sui rami in modo che la pianta possa immagazzinare tutte le energie per esplodere nella stagione successiva. I pistacchi come il resto della frutta secca hanno tantissime proprietà benefiche. Per esempio se ne mangiamo l’equivalente di una tazzina al giorno terremo lontane le malattie cardiache, diminuiremo il colesterolo LDL (quello più rischioso) e attueremo anche una valida prevenzione contro il cancro. Alcuni ricercatori della Pennsylvania State University hanno scoperto che questi frutti sono particolarmente ricchi di antiossidanti e proteggono le cellule dai radicali liberi. In particolare, hanno riscontrato che nei pistacchi è presente un notevole livello di luteina (un potente antiossidante alimentare), beta-carotene e gamma-tocoferolo. Il beta-carotene si trasforma in vitamina A e svolge un’azione preventiva nei confronti delle neoplasie, mentre il gamma-tocoferolo, una comune forma di vitamina E, tiene lontane le malattie del cuore. La luteina poi è importante per la vista e per la pelle. Questi antiossidanti evitano che le pareti dei vasi sanguigni si ricoprano di colesterolo, causando infiammazioni. Il pistacchio è uno dei  migliori spuntini offertici dalla natura. Una manciata di questi semi oleosi come merenda, a metà mattino o il pomeriggio, risulta molto nutriente e ricca di fibre e antiossidanti: in effetti, tra tutti i tipi di frutta a guscio il pistacchio è quello che assicura più benefici nutrizionali per caloria. In cucina possono essere utilizzati in vari modi: per guarnire piatti di carne o di pesce, per preparare salse e insalate,  per insaporire torte, biscotti e budini, ed anche come in questo caso per preparare un ottimo pesto per condire la pasta.