29 marzo 2014

Gâteau à l'orange

Anche influenzata e tossicomane, una mamma resta una mamma e certo non si può esimere dall’esaudire la richiesta di un dolcino da parte della figlia altrettanto tossicomane e ancora convalescente. Volevo però un dolce veloce da fare (in piedi mi gira ancora parecchio la testa) semplice da credenza, di  quelli perfetti  sia per la colazione che nel pomeriggio per il nostro classico tea time e allora mi sono ricordata che dovevo ancora provare la ciambella con purea di arance di Loredana. Facile veloce e piena di vitamina C …perfetta  per noi due acciaccatelle in post influenza! Ed allora ecco la mia rivisitazione di questa vitaminosa ciambella per la vostra colazione del fine settimana....speriamo soleggiato!



27 marzo 2014

Finger food ricotta e salame

Anche se erroneamente la si considera un formaggio, la ricotta è un sottoprodotto della lavorazione del latte usato per la preparazione dei formaggi. In particolare, il siero del latte, privato della caseina perché già usata per la preparazione del formaggio, viene fatto coagulare mediante acidificazione. Il tutto, viene nuovamente sottoposto a trattamento termico raggiungendo temperature tra gli 80-90°C. Proprio da questa seconda cottura deriva il suo nome: ri-cotta.  Può essere ottenuta dal siero di diversi tipi di latte ognuno dei quali donerà un caratteristico sapore, profumo, consistenza, accontentando così il gusto di palati diversi.
La più classica è la ricotta di vacca: caratterizzata da un basso apporto calorico (circa 146kcal/100gr), discreto apporto proteico (8.8gr/100gr) e lipidico (11gr/100gr); inoltre, è anche una buona fonte di calcio (295mg/100gr). Poi c'è la ricotta di pecora: sapore decisamente più gustoso, apporto calorico poco più alto di quello della ricotta di vacca (157kcal/100gr), così come il contenuto proteico (9.5gr/100gr) e lipidico (11.5gr/100gr). La ricotta di bufala  invece differisce dalle altre per il maggiore apporto calorico (212kcal/100gr) che deriva a sua volta dal maggior contenuto in lipidi, pari a circa 17.3gr/100gr. Le proteine sono 10.5gr/100gr, contenuto pressoché simile a quello della ricotta di vacca e di pecora. Ottimo è l’apporto di calcio: 340mg/100gr.
La ricotta è comunque si scelga un ottimo alimento che è bene inserire nella nostra alimentazione perché apporta numerosi benefici. Innanzitutto è un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico addirittura superiore rispetto a quelle fornite dal formaggio e dalla carne. Ad eccezione di quella di bufala, fornisce un basso apporto calorico ed ha un buon potere saziante, queste qualità rendono questo alimento adatto anche a chi deve stare attento alla bilancia. Altro vantaggio, è l’alta digeribilità che rende questo alimento adatto all’alimentazione dei bambini, anziani e sportivi.In cuicna è versatilissima va dal salato al dolce sposandosi benissimo con tantissimi ingredienti diversi. Ricordate che per l’alto contenuto in acqua, la ricotta fresca non può essere conservata a lungo in frigo, massimo due o tre giorni perché inacidisce facilmente. Se invece ha subito un trattamento termico, per esempio è stata usata per la preparazione di condimenti per la pasta o come crema per dolci che avete cotto al forno, i tempi di conservazione sono più lunghi. 


25 marzo 2014

Mini linzer torte

E la figlia attaccò l’influenza alla mamma!  E che virus gente! Veramente tosto saranno stati dieci anni che non mi ritrovavo massacrata così tanto da non riuscire ad alzarmi da letto per due giorni ( ovviamente il we)  Febbre che ha raggiunto i 39°, raffreddore sfiancante, tosse tantissima da non riuscire ad infilare un paio di parole una dietro l’altra e per una logorroica come me questo ha aggiunto sofferenza alla sofferenza, in compenso più io mi aggravavo più mia figlia migliorava. Ovvio decorso della malattia visto che lei ha iniziato 48 h prima di me! Comunque non riesco ancora a stare molto al PC per cui post brevissimo, ma vi volevo lasciare comunque il  dolcetto del lunedì mattina per augurarvi una felice settimana anche se meteorologicamente parlando dicono sarà bruttina. E così direttamente dalla cartella “ da pubblicare” (grande idea averne una per i momenti bui ) ecco a voi queste deliziose crostatine e più precisamente delle mini linzer   torte,  spudoratamente copiate dalla dolce Imma.


21 marzo 2014

Rotolo salato di pan brioche

La primavera arriva e la classe di mia figlia è decimata da una sorta di influenza abbastanza virulenta con febbre che raggiunge i 39.5. E noi potevamo chiamarci fuori? Giammai! E così eccoci qui anche se mamma ha un pianeta di impegni non sia mai che la chioccia non prevalga sulla lavoratrice, almeno il primo giorno non riesco proprio a lasciarla a casa da sola, devo controllare il decorso e l’evoluzione della malattia, parlare con il medico ecc. Sono ansiosa ? Nooo! E Poi anche se è grande mi fa tanta tenerezza  a vederla a letto tutto il giorno come uno straccetto :(  Un giorno di ferie ed eccomi qui tante coccole, tra termometri e medicine e tempo libero mentre il febbrone la fa dormire. E se una foodblogger è libera, ma bloccata a casa che fa? Cucina o meglio nel mio caso impasta! E così da un’idea di Veronica ecco la mia rivisitazione del suo pan brioche ripieno. Cenetta perfetta  per me e il maritino con accanto una bella insalata mista e a seguire una tagliata di frutta fresca. Per la malatina invece ... minestrina e tante coccole!  




18 marzo 2014

Biscotti al cocco e cioccolato con soli albumi

Domenica a Roma c’è stato di nuovo il blocco delle auto, la quarta domenica ecologica, anticipata di una settimana per non farla coincidere con la XX Maratona di Roma, programmata per il prossimo 23 marzo,  per cui forzatamente nessuna gita fuori porta, ma solo una bella passeggiata mattutina godendoci il sole primaverile e il nostro meraviglioso quartiere. Passeggiando per le nostre vie siamo arrivati a prenderci l’aperitivo al Gianicolo, un posto meraviglioso che ci invidiano in tanti, da cui si gode uno dei panorami più suggestivi del centro storico della città. La famosa passeggiata del Gianicolo è costituita da due grandi viali alberati da platani, costeggianti la Villa Aurelia, che si riuniscono nel piazzale Garibaldi per proseguire in un'unica strada che scende a tornanti verso la chiesa di Sant'Onofrio, realizzata a completamento della Passeggiata nel 1939. Tutta l'area è stata  teatro delle vicende eroiche dei combattenti per la Repubblica romana nel 1849, ai bordi dei viali sono collocati i busti dei garibaldini illustri che hanno combattuto per la difesa di Roma nel 1849. Dal 1904, sotto il Belvedere del Gianicolo, alle ore 12 in punto tre soldati ogni giorno caricano un obice a salve e sparano un colpo. La tradizione del colpo di cannone risale a Pio IX che, per evitare confusioni di orario, istituì nel 1846 questo servizio. Prima di approdare al Gianicolo, il cannone sparò dalle torri di Castel Sant'Angelo e poi da Monte Mario. Quanto tempo era che non andavamo a sentire sparare il cannone dalla terrazza del Gianicolo! E’ proprio vero più le cose sia hanno vicino e meno si apprezzano ed invece i turisti ci vengono da tutto il mondo! Pomeriggio  invece casalingo per cui  mi sono messa ad impastare il Danubio salato per cena e con gli albumi avanzati ho fatto al volo questi biscotti  semplicissimi e golosi, perfetti  per togliersi la voglia di dolce durante la serata davanti alla TV.



15 marzo 2014

Finger food ... antichissimi !

Nel mondo culinario professionale il termine Finger Food nacque formalmente tra il 12 ed il 17 febbraio del 2002 nel contesto di Expo-Gast di Salisburgo dove, durante la classica competizione triennale, il regolamento della manifestazione prevedeva un programma specialistico di finger food, per le squadre nazionali di Chef di cucina che partecipavano. Nei parametri si indicavano i Finger Food come un’idea gastronomica collocabile ad inizio pasto, che poteva essere mangiata in punta di dita. Da qui in avanti si manifestò il grande entusiasmo di molti chef nel dilettarsi alla ricerca di ricette, spunti, leccornie, aperitivi, che meglio potessero esprimere l’idea del Finger Food. D’altro canto il patrimonio culturale enogastronomico della nostra cucina classica già aveva  in sé  varie idee  di petites bouches cioè di  piccoli bocconi, da offrire magari con un buon bicchiere di vino mentre si aspettava  la  cottura del piatto forte, diciamo degli antesignani dei nostri aperitivi. Ricette semplici di tempi antichi che si possono trasformare o meglio rinominare oggi finger food. La ricetta che vi posto arriva direttamente dal quadernino della nonna che, come tutte le donne della sua generazione, cucinava senza bilancia e senza grammi …nonna Evelina era tutto un odioso/meraviglioso QB per cui abbiate pazienza e andate un pò ad occhio! Ovviamente il segreto della trasformazione di questi antichi frittini in moderni finger food sta tutto nella presentazione, basterà servirli in apposite ciotoline monoporzione infilzandoli con forchettine da aperitivo et voilà il gioco è fatto! Ed ora gli ingredienti qb a cui io ho cercato di dare una grammatura, ma veramente come dice la nonna a occhio è meglio! Almeno in questo caso, perchè io invece normalmente sono una che spacca il grammo!

11 marzo 2014

Torta ricotta e cioccolato ... morbidissima!


Ci sono dolci che si fanno perché consigliati dalle amiche, altri perché ci incuriosiscono le ricette, altri perché ci attirano le foto, altri per provare una nuova tecnica, altri semplicemente perchè sono dei classici della nostra cultura regionale o nazionale e poi…. ci sono i dolci speciali. Quelli che sono legati a dei momenti particolari o a dei ricordi o a delle persone o a dei luoghi, i dolci del cuore. Questa torta è la mia torta del cuore e chi sa per quale strano destino lo è diventata anche per mia figlia. Credo sia in assoluto il dolce perfetto per partecipare al contest della mia amica Aria, perché lei è una donna romantica come il filo conduttore di questa torta. Come vi ho già raccontato altre volte la mia mamma non è, e non è mai stata, una gran cuoca soprattutto per i dolci, ne ha sempre fatti solo tre: la ciambella della nonna, la crostata di marmellata e la torta di mele. Per cui il giorno che il mio futuro marito venne per la prima volta a pranzo da noi dovetti cercare un dolce da preparare, spulciando tra libri e riviste (internet non esisteva!). Trovai questa torta era facile e ciococlatosa per cui perfetta per me e la mia inesperienza. Quel pranzo andò benissimo a dispetto di tutte le mie ansie (che potete bene immaginare!) e il dolce semplice, ma goloso fu molto apprezzato. Ricordo che per l’occasione lo servii con della panna montata ( mio marito ne è molto goloso!). Da allora questo è rimasto il nostro dolce e non ho idea di quante altre volte l’ho fatto, ma tante veramente tante!. Mia figlia ormai è cresciuta e anche lei lo adora e anche non sapendo il legame affettivo che mi lega a questa torta, l'ha scelta per farla al suo ragazzo, la prima volta che è venuto a “studiare” a casa nostra! Dolce destino…che strani scherzi che fai! Provatela è una torta semplicissima da fare, di una bontà unica, supercioccolatosa anche se dentro nella realtà c’è solo cacao, umida al punto giusto e regge perfetta come appena sfornata  fino a 4 giorni …e che non ci arriva mai a durare così tanto!


6 marzo 2014

Risotto peperoni e pecorino

Lo sapevate che il  peperone è una miniera di virtù preziose per conservare il peso forma? Infatti ha pochissime calorie (23 ogni 100 grammi) perché è costituito in larga parte da acqua (più del 90%), contiene una buona dose di provitamina A (rassodante) ed è soprattutto un'ottima fonte di vitamina C (antiossidante e rassodante), presente in quantità maggiore rispetto anche agli agrumi. Si sa però che le vitamine sono fragili, e quindi per poterne fare tesoro, sarebbe meglio consumare il peperone a crudo, che  non a tutti piace e soprattutto per molti è indigesto ( per me ad esempio!). A proposito di questo dovete sapere che la capsicina (che è la sostanza difficile da digerire) è presente in quantità maggiori nella buccia: quindi basta toglierla per rendere il peperone quasi "innocuo". La maniera più semplice che c’è,  è quella di arrostire le falde di peperone sulla griglia o nel forno, chiuderli in un sacchetto per alimenti  di carta o plastica, farli raffreddare e spellarli, conservando così solo la polpa. Questa è un’operazione che io faccio quando sono a casa al mare in grande quantità così da prepararmi la scorta per l’inverno. Arrostisco i peperoni sul barbecue, ( il sapore è completamente diverso che in forno elettrico) poi dopo averli lasciati raffreddare in un sacchetto, li spello  e poi li divido in pacchettini che incarto con la pellicola trasparente e poi con l’alluminio e li surgelo, così Alice formichina ha la sua scorta invernale!


4 marzo 2014

Le frittelle di Carnevale


 Se comandasse Arlecchino
il cielo sai come lo vuole?
A toppe di cento colori
cucite con un raggio di sole.

Se Gianduia diventasse
ministro dello Stato,
farebbe le case di zucchero
con le porte di cioccolato.

Se comandasse Pulcinella
la legge sarebbe questa:
a chi ha brutti pensieri
sia data una nuova testa.

(Gianni Rodari)


E se invece comandassi io vorrei che i dolci fritti, non ingrassassero, non facessero male al fegato (ingeriti in grandi quantità) e che anzi fossero consigliati dai nutrizionisti per una sana dieta alimentare! Ma io non comando ed il Carnevale sta finendo per cui godiamoci l'ultimo fritto! Queste golose frittelle le ho  copiate dalla cucina della mia dolce amica Aria  provatele sono velocissime e ottime, perfette per far felici grandi e bambini ... anche all'ultimo minuto!


1 marzo 2014

Pollo ai carciofi ... approvato dal dietologo!

Io adoro i carciofi e tra tutti le mammole romane sono le mie preferite e  in questo periodo ne troneggiano esemplari magnifici  al mercato, come si può non comprarli? E allora oggi vi propongo l'utilizzo di questo ortaggio per un secondo light. Credo che tra tutti questi fritti carnevaleschi ci stia bene, non credete? Un piatto di carne sano e  leggero, ma anche gustoso, insomma niente tristezze da dieta. Come dice il mio dietologo bisogna prima di tutto imparare a nutrirsi bene, avere il piacere di sedersi in tavola e la felicità di scoprire che la bilancia approva. Carne bianca per far contento il mio nutrizionista e carciofi che, come gia vi ho detto in quest'altro post,  hanno il pregio di avere pochissime calorie e tantissime fibre.