30 ottobre 2013

Crespelle alla fontina

Per proteggere la tipicità di alcuni prodotti alimentari, l'Unione Europea ha varato una precisa normativa, stabilendo due livelli di riconoscimento: DOP e IGP. La sigla DOP - denominazione di Origine Protetta-  estende la tutela del marchio nazionale DOC (Denominazione di Origine Controllata) a tutto il territorio europeo e, con gli accordi internazionali GATT, anche al resto del mondo. Il marchio designa un prodotto originario di una regione e di un paese le cui qualità e caratteristiche siano essenzialmente, o esclusivamente, dovute all'ambiente geografico (termine che comprende i fattori naturali e quelli umani). Tutta la produzione, la trasformazione e l'elaborazione del prodotto devono avvenire nell'area delimitata. La sigla IGP -Indicazione Geografica Protetta- introduce un nuovo livello di tutela qualitativa che tiene conto dello sviluppo industriale del settore, dando più peso alle tecniche di produzione rispetto al vincolo territoriale. Quindi la sigla identifica un prodotto originario di una regione e di un paese le cui qualità, reputazione e caratteristiche si possono ricondurre all'origine geografica, e di cui almeno una fase della produzione, trasformazione ed elaborazione avvenga nell'area delimitata. Entrambi questi riconoscimenti comunitari costituiscono una valida garanzia per il consumatore, che sa così di acquistare alimenti di qualità, che devono rispondere a determinati requisiti e sono prodotti nel rispetto di precisi disciplinari. .Tra i tanti prodotti DOP oggi vi voglio parlare di un formaggio dolce che adoro: la Fontina. Un formaggio tipico della Val D’Aosta, regione circondata dalle più alte cime delle Alpi, dove gli alpeggi arrivano fino a 2500 metri. Qui pascolano le mucche pezzate valdostane, dal cui latte nasce la Fontina; già dal 1717 si hanno testimonianze documentate della produzione di questo formaggio proprio in loco.La Fontina è un tipo di formaggio a pasta morbida e dolce, il cui latte è ricavato da vacche di razza Pezzata Rossa e Pezzata Nera Valdostana che deve essere lavorato al massimo entro due ore dalla mungitura; le forme sono cilindriche e appiattite (diametro 30-45 cm e altezza 7-10 cm), ed il peso medio è 8-10 kg (ma può raggiungere i 18 kg). La fontina ha crosta di colore variabile dal giallo ocra al marrone scuro e abbastanza sottile; ha pasta molle, ma consistente ed elastica. Il sapore, dolce, presenta notevoli variazioni anche a seconda del grado di maturazione e dei pascoli di provenienza, ma è comunque sempre delicato e mai piccante o amaro. In cucina la Fontina trova largo uso grazie alla consistenza della sua pasta che fonde già a 60°C.  Una piccola curiosità, se andate in Val d’Aosta magari per una vacanza, andate a visitare i famosi castelli di questa splendida regione, potrete osservare gli affreschi di Issogne, noterete così che tra dame, cavalieri e guerrieri su di un medievale banco di vendita del formaggio si riconoscono le tipiche forme di Fontina !


29 ottobre 2013

Muffin al limoncello con limoni canditi

«I nostri occhi di pellegrini non si stancano di guardare
 cadute e salite a vortice verso la superficie dell' acqua
 di cupole di meduse e pagode di molluschi,
 minareti di ricci e capelli di anemoni, 
perché qui è facile dimenticare la morte
 e pensarla come eco cangiante delle grotte e dei calanghi 
o quando il mare è in tempesta e la voce delle sirene diventa minaccia...»

 (dall’Elogio di Amalfi di S.Quasimodo)


Una mia amica è tornata da un fine settimana in costiera ...e  mi ha riportato dei limoni di Amalfi, una bottiglia di limoncello e dei biscotti al limoncello che però purtroppo durante il viaggio hanno subito un piccolo incedente. Aperto il pacco (fortunatamente non davanti  alla mia amica, ci sarebbe rimasta malissimo) li ho trovati quasi completamente sbriciolati, diciamo che me lo aspettavo, dall’involucro era evidente che in viaggio ci fosse stata una rovinosa caduta o forse  meglio un’involontaria schiacciata tra i bagagli :) Comunque proprio pensando a come usare questo briciolame, mi è venuta l’idea di questi muffin resi molto chic dalle fette di limone candito posizionate a mo’ di cup cake! 




25 ottobre 2013

Filetti di rana pescatrice in umido

Fuori il cielo è nuvoloso, e forse qualche goccia di pioggia vien giù pian piano. Stare a casa per me è sempre la cosa più bella quanto il tempo è così, la mia casa con il suo calore mi avvolge come una coperta calda, e se Sul fuoco c'è una pentola che bollicchia e in forno un bel dolce...allora è il massimo. Ma andiamo a sbirciare prima nella pentola, il profumo fa pensare che si tratti di pesce, è la rana pescatrice in umido. Una cottura simile ad uno stufato o ad uno spezzatino, una delle cotture che prediligo quanto la temperatura scende e l'inverno avanza. 



22 ottobre 2013

Donuts

E se un’amica ti chiama e ti chiede il favore di darle una mano a cucinare qualcosa in particolare che le è stato gentilmente richiesto, tu che fai? Io non mi tiro certo indietro e così ecco come abbiamo passato il  sabato pomeriggio… a sfornare mini-donuts, per la precisione 263!!! Una quantità stratosferica anche mettendo insieme le nostre due piastre e vi lascio immaginare il tempo che ci è voluto per glassarli …però la consegna è stata effettuata e il piccolo festeggiato richiedente è stato strafelice!! Non so voi, ma io adoro queste ciambelline, croce e delizia di Homer Simpson e compagne di pattuglia per antonomasia dei poliziotti da telefilm. Come si fa a resistere a queste piccole tentazioni con la consistenza che ricorda i pancake e le crepe e con tantissime possibilità di variarne le glassature? In questo caso le ho glassate con cioccolato e decorate con microsfere di zucchero multicolore, così erano state richieste,  ma voi lasciate sbizzarrire la vostra fantasia e vedrete che non solo i bambini apprezzeranno e faranno il …tris!!!!!!!!


17 ottobre 2013

Sei un mago, un babbano o un magonò? La ricetta della burro birra !

Come avrete capito dall’ultimo post (programmato) è stato il compleanno di mia figlia ed essendo lei una super fan di Harry Potter abbiamo deciso di regalarle un luuungo we  a Londra così da poter visitare anche gli studios della Warner Bross. Da quando hanno finito di girare i film della famosa saga, infatti, i set originali e  tutti gli attrezzi di scena sono diventati una sorta di “museo” un esclusivo tour dietro le quinte per i fans, 150.000 metri quadrati che danno l’opportunità di visitare i set cinematografici, di vedere le creature magiche con la video spiegazione sulla loro costruzione e anche alcuni effetti speciali. E anche la possibilità di assaggiare la famosa burro birra! Vi ricordate quando Harry, Ron ed Hermione vanno per la prima volta ai Tre Manici di Scopa nella cittadina di Hogsmeade e la barista, Madama Rosmerta, serve loro tre boccali di burro birra? Una miscela di birra, burro fuso, zucchero e …. insomma  la bevanda preferita dei maghi. Volete sapere se mi è piaciuta? Sinceramente no, ma secondo mia figlia invece è ottima! De gustibus … Comunque vi lascio la ricetta, anzi le ricette, magari potrebbe essere un'idea carina da preparare ad Halloween. Le ricette sono due, semplicemente perchè l'originale è un segreto, se vi va provatele entrambe e decidete voi, se vi piacerà potrete dedurre di essere degli aspiranti maghi, altrimenti come me sarete irrimediabilmente dei babbani!


13 ottobre 2013

Buon compleanno amore mio!


 A te che sei l'unica al mondo
L'unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All' angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo e la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all'aria come bollicine
A te che sei ... Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti stringendoti un po'
E poi ti ho visto con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita e trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l'arte dell'avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei ... Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei ... Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l'orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l'unica amica
Che io posso avere
L'unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire
 che riesci a render la fatica un immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore
 ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita
 e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande
 ed il mio grande amore,
a te che sei ... semplicemente sei
sostanza dei giorni miei
 sostanza dei sogni miei...
e a te che sei ... semplicemente sei
 compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni miei


8 ottobre 2013

Torta golosissima ... alla Nutella, farcita con la Nutella!

Nanni Moretti l’ha consacrata ad «antidepressivo» nel film Bianca. Renato Zero la considera la migliore delle «droghe». Monica Bellucci confessa che, spalmata sul pane, è una delle cose che le fanno più gola. Riccardo Cassini le ha dedicato una rivisitazione «dolce», in latino maccheronico, del De Bello Gallico. 

Nutella omnia divisa est in in partes tres:
Unum: Nutella in vaschetta plasticae
Duum: Nutella in vitreis bicchieribus custodita
Treum: Nutella in magno barattolo (magno barattolo sì, sed melius est si magno Nutella in barattolo).
Nutella piacet omnibus pueris atque puellae sed, si troppa nutella fagocitare, cicciones divenire, cutaneis eructionibus sottostare et brufolos peticellosque supra facie tua stratos formare atque, ipso facto,diarream cacarellamque subitanea venire. Propterea quod familiares, et mamma in particulare, semper Nutella celat in impensabilis locis ut viteant filiis sbafare, come soliti sunt.
Sed domanda spontanea nascet:
si mamma contraria est filialis sbafationes, pera nutella comprat et postea celat? Intelligentiore fuisse non comprare manco per nihil...;
sed forse mamma etiam nutella sbafant: celatio altrum non est vendetta trasversalis materna propterea quod ea stessa victima fuit sua volta matris suae. "Sic heri tua mamma Nutella celavit, sic hodie celis filiis tuis".
Sed populum toto cognoscit ingenium puerorum si in ballo Nutellam est: vista felinos similante habent ut scriuteant in tenebris credentiarum; manes prensiles aracnidarum modo ut arrampiceant super scaffalos sgabuzzinarum; olfatto caninum - canibus superior - per Nutellam scovare inter mucchios anonimarum marmellatarum fructarum. Memento semper: filius, inevitabile, Nutella scovat sed non semper magnat. Infactum, fruxtratione maxima filii si habet quando filius scovat barattolum sed hoc barattolus novo atque sigillatos est, propterea quod si filium aprit et intaccat barattolum intonsum, sputtanatus fuisse! (Eh! Erat novus...).
Hoc res demonstrat omnibus mammis nascondimentos novorum barattolorum Nutellae fatica sprecata esse.

(Da NUTELLA NUTELLAE di Riccardo Cassini)


Per me è passione travolgente, il mio peccato capitale, il mio unico ed irrinunciabile comfort food, potevo io fieramente nutella dipendente non partecipare al contest di Stefania? Giammai !!!!! Ed allora ecco qui per me e per tutti voi  il più dolce dei risvegli :)


4 ottobre 2013

Risotto con zucca, salsicce e Philadelfia


E' dolce, ma non ingrassa
E' ipocalorica, ma sazia a volontà.
E' ottima come antipasto, ma anche come dessert.
Può essere vuota o piena, pesante o leggera
 ornamentale o commestibile.
 La si può gustare a tavola,
 ammirare nelle tele dei pittori
si può farne fioriere e zuppiere.
 È allegra e  trasformista
Sai dirmi tu chi è ?



la zucca, la regina della tavola d’autunno! Adoro la zucca e questo risotto in particolare è tra le ricette autunnali che preferisco. Piace persino a quella difficile di mia figlia, e come sapete tra lei e i prodotti dell'orto in genere c'è un pessimo rapporto. Ama invece il gusto dolce della zucca che in questo risotto si sposa benissimo con la sapidità della salsiccia, un grande classico,  sempre ottimo. Ognuno ha la sua versione,  questa è semplicemente la mia.


1 ottobre 2013

Millefoglie con pasta fillo

La prima volta che ho sentito parlare di pasta fillo o phyllo  è stato ad Atene, tanti tantissimi anni fa, quando il mio amore più dolce aveva solo pochi mesi di vita. In quel periodo vivevamo in Grecia e la mia vicina di casa adorava sfornare dolci di cui mi omaggiava spesso. Uno di questi era la famosa baklava, un dolce complesso e stratificato, composto di tante sottili sfoglie di pasta fillo,  imburrate e alternate  a stari di frutta secca impastata a zucchero e miele, e dopo la cottura in forno, viene imbevuta con una soluzione di zucchero, miele, spezie e acqua di rose. Nella  tradizione greca  viene servita tagliata in triangoli, quadrati o rettangoli. Pensate che tradizionalmente, secondo gli Ortodossi, dovrebbero essere 33  il numero di strati esatti di una baklava, in riferimento agli anni della vita di Cristo. Comunque sto deviando il discorso, torniamo alla pasta fillo, l’ho scoperta con questo dolce che però sinceramente non mi è mai piaciuto, troppo... veramente troppo dolce per i miei gusti, ma ho invece scoperto che la croccantezza di questa sfoglia e la sua versatilità la rendevano adatta ad essere utilizzata anche in molte ricette italiane.  La pasta fillo viene paragonata spesso, ed in maniera impropria, alla nostra pasta sfoglia mentre in realtà si differenzia per diversi aspetti; prima di tutto per l’esigua quantità di grassi e poi per i tempi di cottura davvero ridotti. Il risultato è una base dal gusto neutro e molto croccante, può essere utilizzata sia nella preparazione di dolci, che in quella di piatti salati. Oggi ad esempio ve la propongo in versione dolce,  una classica millefoglie, ma a base di pasta fillo. Un binomio veramente  armonioso:  la croccantezza della sottilissima pasta con il ripieno cremoso.