I suoi colori sono un inno alla gioia e un invito all'assaggio: che sia verde, giallo o rosso, il peperone dà ai piatti quel tocco di vivacità in più che lo rende l'ortaggio principe dell'estate. E forse è proprio per questa sua bellezza che quando nel XVI secolo sbarcò in Europa i botanici del tempo lo battezzarono Capsicum annum, prendendo spunto dalla parole greca kapto, che tradotto letteralmente suona come "mangio avidamente". C'è anche un'altra versione: "capsicum" deriverebbe dal latino capsa, ovvero scatola, nome che si addice alla forma di questo ortaggio e al fatto che all'interno ha molti semi. Al mercato troviamo diverse varietà di peperone: una distinzione molto utile, oltre a quella fondamentale tra dolci o piccanti, tiene in considerazione il colore.
Verde depurativo: il peperone ha questa tinta quando viene raccolto in anticipo e ha un gusto pungente. Ideale nella peperonata o nell'insalata. Verdi sono anche i "friarelli" che sono coltivati in Campania e, nonostante l'aspetto simile al peperoncino, sono dolcissimi.
Rosso il più saziante: ha una polpa croccante, spessa e zuccherina: ideale per i pinzimoni o cotto alla brace, sazia in fretta ed è il più ricco di principi nutritivi.
Giallo antiossidante: il più tenero e succoso. Ottimo crudo, si usa col pomodoro per rendere corposi i sughi.